INTERNET: AL DI LA' DEI NUMERI

di Alberto Bregani
bregani@wmtools.com

Scrivere un Editoriale per un annuario, qual è questa Guida, è cosa assai ardua dovendo parlare di Internet. La Rete, infatti, è in continuo divenire: s'espande e s'ingrandisce ogni giorno, si muove e si modifica rapidamente, rompendo assetti vecchi solo di un minuto per ricomporli in un secondo in altre condivisibili forme. Migliaia di co-munità virtuali che diventano reali, che vivono di emozioni proprie e che sono costantemente alimentate dalla cultura "nomade" dei cittadini della Rete.

Parlare di numeri sarebbe quindi assolutamente sconveniente oltreché azzardato; sarebbe una continua imprecisione. Pertanto le classiche domande "quante sono le persone in Internet" o "quanto si guadagna in Internet" che ogni azienda si pone per valutare se esista un mercato da "sfruttare", non solo non verranno qui risolte ma non saranno neanche prese in considerazione: sono infatti le domande meno adatte per avvicinarsi a questo strumento in modo ragionato.

La Rete, prima di tutto, è un modo unico di sentire, di comunicare, di mettersi in relazione, di aprirsi. È una questione chimica. È entrare in uno stato d'animo comune, osservare, ascoltare, decidere se partecipare, se contribuire, se confrontarsi con idee di altri, se discuterle e poi uscirne con la stessa facilità. La Rete è "condivisione".

E per rafforzare questo concetto, aggiungo un pensiero di Giancarlo Livraghi che intende la Rete come &laqno;...un nuovo sistema di comunicazione che può farci ritrovare valori antichi, per esprimerli in modo nuovo: come il senso della comunità, l'istinto del nomadismo, il desiderio di conoscenza e di scambio, il fascino e la ricchezza delle diversità».

Questo è "Il Concetto"; e sarà valido sempre, indipendentemente dal giorno in cui lo si legge.

La scelta di affiancare lo strumento internet ai Vostri tradizionali mezzi di comunicazione e gestione delle informazioni è quindi una scelta impegnativa, in quanto significa addentrarsi in un mondo quasi sconosciuto, con regole di comportamento e azioni di marketing assolutamente diverse da quelle finora utilizzate. Significa prendere gradualmente coscienza che Internet non deve essere considerato, per nessun motivo, un giocattolo aziendale che fa tendenza. E maggiore sarà l'importanza dell'Azienda che opera la scelta di essere online, tanto più dovrà essere analizzata e studiata la strategia che definirà i modi e le tattiche da utilizzare. Il concetto Ðpiù un'azienda è grande (nel senso di conosciuta) e più da lei ci si aspetta qualcosa di validoð ebbene, in Internet è ancora più sentito.

La Rete è mantenuta viva da milioni di persone, prima di tutto, che sono poi milioni di potenziali clienti pronti a ricevere da Voi informazioni sui Vostri prodotti; e ci sono sicuramente moltissimi Vostri attuali clienti che si aspettano da Voi la fornitura di un servizio, in linea con il Vostro modo di operare sul mercato; ci sono, in sintesi, persone dinamiche che desiderano approcciare all'informazione in modo diverso, autonomo, senza alcuna costrizione. Il Vostro compito non sarà dunque quello di invadere la loro privacy con schiamazzanti messaggi pubblicitari, come non sarà quello di ridurre la Vostra presenza in Internet ad un doppione del Vostro catalogo cartaceo.

È, al contrario, la volontà di essere presenti per servire al meglio il vostro cliente, per raccogliere da lui pregiate informazioni sulla qualità del Vostro prodotto o servizio, per poi migliorarlo, affinché la cosiddetta Customer Satisfaction raggiunga i massimi livelli, con evidente beneficio per l'Azienda.

È la volontà di attuare una nuova strategia basata sulla "relazione". È questo infatti il tema dominante di questi mesi: il marketing relazionale.

Non lasciatevi attrarre dalla facilità di una presenza statica, senza personalità, da una presenza economica. Questo certamente non Vi porterà nuovi clienti e potrà inoltre offuscare la Vostra immagine nei confronti di quelli già acquisiti. In Internet basta un Click per scappare via in un secondo e ritrovarsi nel sito del Vostro concorrente, che invece mette a disposizione servizi utili che soddisfano la persona, accrescendone la cultura personale, soddisfacendo la sua curiosità, risolvendo i suoi bisogni, aumentando quindi la fidelizzazione. Pensate dunque ad un sito accogliente ed interessante, affinché il cliente entri in una casa dove è piacevole stare, nella quale è agevole girare e dalla quale non è necessario uscire perché in quella casa trova quello che cerca: informazione! Informazione che prende autonomamente ed informazione che Voi metterete a disposizione su sua richiesta.


UNA NUOVA NAZIONE

E soprattutto non cercate di applicare alla Rete regole di comunicazione che abitualmente vengono prese in considerazione per media tradizionali. Non fate un superficiale "copia ed incolla". Andrete incontro a un sicuro insuccesso. Tra queste due "nazioni" esiste infatti un confine molto marcato. L'Azienda che desidera iniziare a comunicare alla nazione Internet deve prima impararne gli usi ed i costumi; la lingua ed i comportamenti; deve rispettare gli abitanti e le loro leggi. Deve cercare di capirne la psicologia ed il ritmo che regola la loro vita. Se vuole entrare in sintonia con essi deve rendersi disponibile, non terrorizzarli. E non deve assolutamente dare l'idea di volerli colonizzare.

Ed invece è questo il tragico errore nel quale inciampano molte Aziende. C'è qualcuno che pretende di modellare Internet a propria immagine e somiglianza, cercando di applicare concetti che, se funzionano a meraviglia per i media tradizionali, in rete sono destinati al fallimento. E non c'è da stupirsi.

Perché Internet ed i suoi abitanti sono velocissimi e mutano in continuazione, perché attengono a regole proprie, comunicate e modificate attraverso messaggi che non viaggiano via mail, ma attraverso vie impalpabili, su altre frequenze; frequenze impossibili da intercettare perché i mezzi tradizionali non ne hanno la capacità. Perché anche i loro radar sono tarati su standard tradizionali, per colpire il target tradizionale divenuto sempre più "oggetto".

In Internet, invece, la parola Soggetto esiste ancora, e la consapevolezza di esserlo è tuttora molto forte. Vanno dunque riviste tutte le modalità di approccio. Per questo, mi auguro si possa definire quanto prima una nuova figura nell'ambito della comunicazione. Una specie di interprete, di traduttore che vive sul confine di queste due nazioni e consigli chiunque desideri varcare la soglia di Internet su Ðcome fare cosað. Lo chiamerei Approach Consultant.

Non c'entrano niente la tecnica delle pagine html, i banners pubblicitari o che so io. C'entra il fatto di educare le Aziende e le Agenzie tradizionali, che finora hanno vissuto da "questa" parte, sulle nuove ed inevitabili regole.

Una figura che le prenda per mano e le assista nella fase di approccio alla rete: come uno sherpa che guida l'alpinista fino alla base della montagna per dargli i migliori consigli su come interpretare la scalata che s'appresta ad affrontare.

Per parlargli dell'anima che è in lei. Perché è l'anima che incute paura; in quanto, per conquistarla, non sono sufficienti tutte le esperienze e le vittorie passate, e nemmeno i più sofisticati mezzi tecnologici. Ogni montagna ne ha una propria. Diversa da qualsiasi altra. E va conosciuta e rispettata.

E dato che sappiamo che anche la Rete ha un anima, allora conosciamola e rispettiamola. Anch'essa.
Prima che ci si rivolti contro.

 

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